martedì 19 novembre 2024

Anteprima Bollicine: la prima volta

 C'è sempre una prima volta per tutto, dicono. Ci siamo accorti per esempio che in tante puntate di Bollicine non abbiamo mai mandato una serie di artisti che ci piacciono molto e che sono anche discretamente famosi; ecco, questa sarà la prima volta che li mandiamo in onda, spaziando per esempio dagli Iron Maiden a Cesare Cremonini.

Ah, a proposito di prime volte: riuscite ad identificare chi sono quelli della foto scattata al loro primissimo concerto?

Domenica alle 16.30 su Radio Popolare!


lunedì 18 novembre 2024

Bollicine 16x09: le canzoni che non stancano mai. Podcast e playlist

Tutti noi abbiamo una o più canzoni del cuore, e magari anche un disco che ci porteremmo su un'isola deserta. Ma non sempre la nostra canzone preferita è anche quella che non ci stancheremmo mai di ascoltare: quali sono i meccanismi che non ci fanno stancare di una canzone, anche se l'abbiamo già sentita migliaia di volte? 

Ne abbiamo parlato in questa puntata con i nostri ascoltatori, che oltre a dirci le loro canzoni "evergreen" ci hanno raccontato che sentimenti gli suscitano ogni volta che la risentono. 

Se volete riascoltare la trasmissione, cliccate al link qui sotto:


Ecco la scaletta del programma:
Anna Castiglia Mi piace
The Clash London Calling
Talking Heads Psycho Killer
Genesis Squonk
Joy Division Love Will Tear Us Apart
Adriano Celentano Azzurro
The Who I'm Free
Chris Isaak Wicked Game




mercoledì 13 novembre 2024

Anteprima Bollicine: La canzone più ascoltata

 Tutti noi abbiamo una o più canzoni del cuore. Ma la nostra canzone preferita può non coincidere con quella che potremmo ascoltare a ciclo continuo: nel secondo caso si tratta di quella che ogni volta che sentiamo al supermercato o alla radio ci fa sospirare, il famoso disco che ci porteremmo su un'isola deserta. Ma quali caratteristiche deve avere questo brano? E perché è il nostro preferito? Magari per come l'abbiamo conosciuto, o per i sentimenti che ci fa scaturire.

Domenica proveremo a parlarne con gli ascoltatori, "aiutati" da alcune canzoni che sono diventate famose per qualche record che si portano dietro. Alle 16.30, come sempre su Radio Pop!



lunedì 11 novembre 2024

Bollicine 16x08: il violino. Podcast e playlist

 Se vi chiedessimo quali sono gli strumenti musicali tipici del pop rock, includereste il violino? Probabilmente no. Eppure ci sono tantissimi artisti e band che hanno utilizzato questo strumento nelle loro composizioni, a volte anche in modo originale; sia utilizzando componenti esterni (pensiamo all'orchestra utilizzata nei primi lavori di Bennato), sia a volte con componenti fissi del gruppo (vi abbiamo per esempio parlato degli Electric Light Orchestra). In questa puntata di Bollicine, vi abbiamo proposto una serie di brani in cui il violino è parte fondamentale dell'arrangiamento. 

Se volete riascoltare la trasmissione, cliccate al link qui sotto:


Ecco la scaletta del programma:
Quincy Jones "Sanford & Son Theme"  (The Streetbeater)
Edoardo Bennato In fila per tre
Bob Dylan Hurricane
Curved Air It Happened Today
Lucio Dalla 4/3/1943
Electric Light Orchestra Livin' Thing
The Beatles Eleanor Rigby 
It's A Beautiful Day White Bird
Nomadi Utopia (Live)
Quella Vecchia Locanda Un Villaggio, Un'Illusione
Led Zeppelin Kashmir
Scarlet Riviera con Dylan



venerdì 8 novembre 2024

Anteprima Bollicine: il violino del pop rock

Se vi chiedessimo quali sono gli strumenti musicali tipici del pop rock, includereste il violino? Probabilmente no. Eppure ci sono tantissimi artisti e band che hanno utilizzato questo strumento nelle loro composizioni, a volte anche in modo originale; sia utilizzando componenti esterni (pensiamo all'orchestra utilizzata nei primi lavori di Bennato), sia a volte con componenti fissi del gruppo (Mauro Pagani vi suggerisce qualcosa?). Domenica a Bollicine proveremo ad ascoltare alcuni di questi brani, andando a pescare sia tra quelli più noti che tra quelli meno battuti.

Alle 16.30, come sempre su Radio Pop!



lunedì 4 novembre 2024

Bollicine 16x07: 1974, i dischi non italiani. Podcast e playlist

 50 anni fa uscivano dischi fondamentali di grandi artisti come Neil Young, Genesis, Paul Mc Cartney, ma anche di personaggi meno conosciuti come Deodato e Suzi Quatro. In questa puntata di Bollicine siamo andati a ritroso nel tempo per riscoprirli, dando anche un'occhiata alle classifiche musicali del 1974.

 Se volete riascoltare la trasmissione, cliccate al link qui sotto:


Ecco la scaletta del programma:
Deodato Do It Again
Ringo Starr I'm The Greatest
The Rolling Stones 100 Years Ago
Sparks This Town Ain't Big Enough For Both Of Us
Eric Clapton Motherless Children
Paul McCartney, Wings Band On The Run 
MFSB, The Three Degrees T.S.O.P. (The Sound of Philadelphia)
Neil Young Walk On
Suzi Quatro Glycerine Queen
Genesis Lilywhite Lilith 
ABBA Waterloo

Linda & Paul Mc Cartney nel 1974



sabato 2 novembre 2024

Nevergreen: le (quasi) "perfette sconosciute" di De Gregori

In un periodo storico in cui San Siro non si nega a nessuno, neanche ai Pinguini Tattici Nucleari, c’è anche chi, a 73 anni suonati, va controcorrente e decide di diventare resident in un piccolo teatro di Milano, l’Out Off (circa 200 posti a sedere), per un ciclo di 20 concerti (tra il 29 ottobre ed il 23 novembre 2024). Ma lo fa cercando di rispolverare alcuni dei suoi brani meno conosciuti tra le centinaia di canzoni che ha scritto in oltre 50 anni di carriera, a partire dal debutto discografico di Theorius Campus. Ogni sera una scaletta diversa, composta in parte da una manciata di “classici” che si contano sulle dita di una mano (Rimmel e Generale, per esempio) e molti brani meno battuti nei suoi concerti che vengono per l’occasione riarrangiati e riproposti con una nuova veste.

La scelta del teatro non è esattamente economica per gli spettatori (biglietti tra i 78 e i 115 euro), ma è comunque temeraria l’idea di togliere quasi completamente dall’ossatura dei concerti di De Gregori i cavalli di battaglia di una vita, come ad inizio spettacolo avverte il cantautore (“io vi ho avvisato, spero che poi non mi chiediate indietro il costo del biglietto…”

Ma andiamo con ordine: chi vi scrive è andato alla seconda serata, il 30 ottobre, e se volete subito andare al sodo, in fondo trovate la scaletta completa. Ma lasciatemi prima portare un paio di considerazioni a corredo. A partire dal set-up sul palco: Principe con immancabile cappello (nero), occhiali da vista spessi; non ho capito se avesse il gobbo davanti ma non ha perso un colpo in tutto il concerto, anche sfoggliando la sua Dylaniana armonica a bocca. Band a corredo di 7 elementi con tanto di fisarmonica (usata per L’abbigliamento di un fuochista) e  pedal steel guitar.

A dispetto del titolo dello spettacolo, Nevergreen, si inizia non proprio con un brano perfetto sconosciuto, ovvero, Generale; ma poi già con la seconda A pà, dedicata a Pasolini e recuperata da un gran bel disco degli anni 80, inizia una delle sorprese dello spettacolo: un De Gregori particolarmente loquace, che dà alcuni dettagli sulle canzoni, facendo addirittura qualche battuta per il pubblico in visibilio.

Certo, ci tiene quasi subito a dire, presentando Niente da capire (ovvero la risposta a chi diceva che non si capisce niente delle canzoni) che lui ha sempre lavorato per accostamento di immagini, come in un film, e che le canzoni non vanno mai spiegate fino in fondo. Però è interessante per esempio scoprire che Atlantide (il suo capolavoro assoluto, anno di grazia 1976) l’ha scritta prima di prendere un aereo per catania, fluita dal suo inconscio in un periodo di presunta poligamia.

Ogni sera poi compaiono degli ospiti a sorpresa: la prima sera sono saliti sul palco Pacifico e Nannini, la seconda una emozionatissima Malika Ayane, che ha eseguito Pezzi di vetro da sola con accompagnamento di pianoforte.

Alla fine, quasi due ore di concerto in perfetta armonia con musicisti e pubblico, tanto da chiudere, con il valzer di Buonanotte Fiorellino all’ultimo bis, facendo salire sul palco a ballare alcuni temerari spettatori, a cui addirittura il Principe stringe la mano. Sono lontani anni luce i concerti “alla Dylan”, e per fortuna, vista la dimensione del teatro Out Off lontana dai freddi superconcerti moderni.

Scaletta del 29 ottobre:
1. 4 CANI
2. LA RAGAZZA E LA MINIERA
3. CALDO E SCURO
4. CERCANDO UN ALTRO EGITTO
5. I MATTI
6. CATERINA
7. FESTIVAL
8. GAMBADILEGNO A PARIGI
9. L'UCCISIONE DI BABBO NATALE
10. IL CUOCO DI SALO'
11. NUMERI DA SCARICARE
12. SAN LORENZO
13. GENERALE
14. ALICE (CON PACIFICO)
15. BABY BLUE (CON GIANNA NANNINI)
16. AMERICA (CON GIANNA)
17. DIAMANTE (CON GIANNA)
18. BANANA REPUBLIC
19. UN GUANTO
20. SEMPRE E PER SEMPRE
21. RIMMEL
Bis:
- MANNAGGIA ALLA MUSICA
- BUONANOTTE FIORELLINO
 
Scaletta del 30 ottobre:
BUFALO BILL
A PA’
L’ AGGETTIVO MITICO
ATLANTIDE
DERIVA
COMPAGNI DI VIAGGIO
NIENTE DA CAPIRE
DUE ZINGARI
VAI IN AFRICA, CELESTINO!
STELLA STELLINA
LA LEVA CALCISTICA DELLA CLASSE ‘68
LA RAGAZZA DEL 95 – ospite Malika Ayane
FALSO MOVIMENTO – ospite Malika Ayane
PEZZI DI VETRO – ospite Malika Ayane
GIUSTO O SBAGLIATO
I MUSCOLI DEL CAPITANO
L’ ABBIGLIAMENTO DI UN FUOCHISTA
LA VALIGIA DELL’ ATTORE
RIMMEL
Bis:
CARDIOLOGIA
BUONANOTTE FIORELLINO

De Gregori all'Out Off con la sua band

De Gregori con Malika Ayane