mercoledì 16 agosto 2017

Bollicine: un Cantautore per l'estate- round 7

Domenica 20 agosto a Bollicine è di scena la settima manche del prestigioso concorsone estivo Un cantautore per l'estate.
In questo settimo turno si sfideranno altri due grandissimi cantautori, mai così diversi per estrazione e provenienza: da una parte il siciliano sperimentatore e innovatore Franco Battiato, dall'altra il lombardo cantastorie Angelo Branduardi.

Potete già votare il vostro preferito e indicarci chi è più meritorio per qualificarsi per le finali cliccando sul bottoncione qua sotto:




Invece nella prima parte della puntata vi racconteremo dei 20 anni del mitico "Hai paura del buio" dei nostri Afterhours. Il tutto domenica a partire dalle 18.


Ecco le biografie dei due cantautori di questo turno:

FRANCO BATTIATO
Dall'esordio sperimentale alle prime incisioni di musica leggera, dall'elettronica all'avanguardia fino alla musica operistica e sacra, tutto questo è riassumibile nella carriera di colui che è forse il cantante italiano più particolare ed eclettico in assoluto.
Nato nel 1945 a Jonia, in provincia di Catania, sin dai primi anni Settanta Franco Battiato partecipa attivamente alle correnti di ricerca e sperimentazione europee. Le sue prime incisioni discografiche escono, negli anni 70, prima per l'etichetta sperimentale Bla Bla e poi per la Ricordi, e portano titoli originali ed evocativi quali gli ormai mitici "Fetus", "Pollution”. In questa fase le vendite dei dischi del musicista siciliano sono ai minimi storici, motivo per cui la Ricordi lo licenzia. Lo prende in carico la Emi, e l'investimento non poteva essere migliore. Battiato, infatti si abbandona al pop, seppur rivisitato in chiave intellettualoide e senza mai cedere al gusto imperante. Nel 1979 pubblica quindi l'album della "conversione", ovvero "L'Era del Cinghiale Bianco”. Il successo arriva con "La voce del padrone" (come dimenticare frasi come "cuccurucucù paloma" o "centro di gravità permanente", ormai diventati degli slogan?) mentre l'album staziona al vertice della classifica italiana per un anno, vendendo oltre un milione di copie.
Nei dischi successivi Battiato comincia a virare verso rotte meno commerciali, arrivando a comporre anche un'opera per il teatro. Nel 1991 incide "Come un Cammello in una grondaia", contenente, oltre a lieder ottocenteschi e canzoni originali, quel vero e proprio manifesto sull'Italia di oggi che è "Povera Patria”. Negli anni 90 si susseguono numerosi dischi che mettono d’accordo critica e pubblico.
A fine anni 90 pubblica la trilogia "Fleurs", una raccolta di "Cover" molto apprezzata dalla critica. Nel 2003, però, il cantante si è anche cimentato con la regia, girando il film "Perdutoamor", ma fa anche il presentatore e, nel 2012, diventa assessore al Turismo e allo Spettacolo per la regione Sicilia.
Un artista decisamente eclettico, non c’è che dire.

ANGELO BRANDUARDI
Quello di Angelo Branduardi, ormai, è uno dei marchi doc della musica italiana. Con le sue ballate medievali e i suoi testi aulici, infatti, il musicista lombardo è l’indiscusso “menestrello” del nostro cantautorato. In quasi trent’anni di musica, è riuscito a trapiantare nella canzone italiana la sua predilezione per il fiabesco, che attinge dal repertorio delle leggende popolari, soprattutto francesi, ma anche tedesche, inglesi, irlandesi, ebraiche.
Nato nel 1950 a Cuggiono, piccolo paese della campagna vicino a Milano, Branduardi si trasferisce presto con la famiglia a Genova. Ma è a Milano che, frequentando anche la facoltà di Filosofia, inizia a suonare la chitarra e a comporre musicando sia i suoi primi tentativi poetici sia i poemi dei suoi autori preferiti: "Confessioni di un malandrino" del poeta russo Esenin, una delle sue canzoni più famose, risale a quel periodo. Il 1974 è l'anno del suo debutto discografico con l'album Angelo Branduardi: i risultati dei primi dischi però restano confinati in una stretta cerchia di ammiratori e di critici. 
Il primo grande successo arriva nel 1976 con l'album “Alla fiera dell'Est”, che si aggiudica subito il Premio della Critica Discografica (ispirato alle favole popolari di tutto il mondo).
Trascorrono appena due anni e con “La pulce d'acqua” Angelo Branduardi rinnova il successo, grazie anche al fascino incantato della title track, un’altra fiaba densa di riferimenti mitici e di poesia. 
Branduardi è ormai un nome di punta della canzone italiana, ma non solo. Nel 1978, infatti, prende il via un lunghissimo tour che lo porta in giro per tutta Europa, mentre continua a mietere successi con “Cogli la prima mela”.
Successo crescente per tutti gli album degli anni 80, e consolidato dalla collaborazione ai testi della moglie Luisa Zappa, e, nei 90, anche di Giorgio Faletti. 

Negli anni 2000 ha già pubblicato quattro lavori, l’ultimo è del 2013: “Il rovo e la rosa”.

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