mercoledì 7 gennaio 2015

La condivisione della musica prima di internet

Certo, prima dello streaming c'era il file sharing. E prima del file sharing c'era Napster. E prima c'era il masterizzatore, prima c'era l'amico che ti prestava il ciddi' eccetera.
Ma in mezzo, li', in quel periodo buio subito dopo l'avvento dei CD, che era stato un toccasana per le major discografiche perché avevano potuto aumentare i prezzi di un buon 50% ("eh sai, la comodità, la qualità del suono.." Peccato che produrre i cd costasse molto meno dei vinili), ma non per le tasche dei liceali squattrinati, ecco spuntare, in alcuni negozi di dischi alternativi della città, il primo esperimento di condivisione legale della musica: i CD a noleggio.

Parliamo dei primi anni novanta, e la cosa funzionava così: ti davano una tesserina, tipo quelle delle videoteche, pagavi qualcosa tipo cinquemila lire e ti potevi tenere un disco per due o tre giorni con custodia e libretto. In realtà sarebbe bastato molto meno, tipo un'oretta: il tempo di trasferire su cassetta il contenuto del disco. E vuoi mettere la soddisfazione? Io tanto manco avevo il lettore cd portatile, solo il walkman tarocco. Quindi voleva dire potersi permettere il rischio di prendere senza ascolto preventivo anche dischi strani e sconosciuti senza spender trentamila lire a botta. Un po' come si fa oggi con spotify. Così ho conosciuto ad esempio tanti artisti della Numero1: Festa Mobile e l'Acqua Fragile, per dire. Gruppi prog ben più sfigati della PFM. Gente che senza internet col cazzo che avrei conosciuto, nella lontana provincia veneta.

Ancora adesso però un dubbio mi assale. Dopo qualche anno infatti, il noleggio dei CD venne considerato illegale, e tutti i negozi smisero questa pratica. Fa sorridere, col senno di poi: oggi siamo abituati a scaricarci intere discografie indisturbati. Ma mi son sempre chiesto cosa avessero di diverso i CD dalle videocassette, che continuarono ad essere noleggiate fino alla morte naturale dei video noleggi, un decennio dopo. Il dubbio è: furono i poteri forti, ovvero le major,che ai tempi contavano ancora qualcosa, oppure semplicemente i noleggiatori di videocassette (tipo blockbuster) erano i veri poteri forti e continuarono a gestire l'eccezione, pur violando lo stesso la legge anti-noleggio?


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