Ascoltando l'esecuzione del primo brano, che e' quello di apertura del disco, della durata di almeno 10 minuti ("E invece io"), un dubbio mi assale: fossimo negli anni 70, con un concerto (ed un disco così), Riccardo Sinigallia sarebbe tra i primi in classifica, in compagnia di Dalla e Battisti?
Il dubbio e' lecito, perché l'esecuzione quasi integrale del terzo lavoro del cantautore romano (Per tutti) con molte canzoni dilatate e psichedelizzate, sembra spiazzare una buona parte dell'audience del festival ideato da Vittorio Cosma giunto oramai alla seconda edizione. Va detto che il concerto si trova a meta' del programma serale, che comprende lo spettacolo della Banda Bardo' ed il recital della genovese Antonella Ruggiero, e che in buona parte gli ascoltatori sono attempati varesini o famiglie con prole.
Tornando comunque all'esecuzione di Riccardo, formazione a sei elementi con ben tre chitarre, tra cui si annoverano due musicisti "in famiglia": Laura Arzilli al basso (la compagna del cantautore) e Daniele Sinigallia alla chitarra elettrica, immagino il fratello. Concerto che spiazza, dicevamo, per la lunghezza delle canzoni, e anche per la scelta di proporle quasi interamente senza soluzione di continuità: a parte un breve preambolo iniziale in cui ringrazia l'amico Cosma, Sinigallia non dialoga con il suo pubblico, sembra concentrarsi esclusivamente sulla sua musica. Spicca la riproposizione de La descrizione di un attimo, risalente ai tempi della collaborazione coi Tiromancino (2000); complessivamente un set molto curato e tirato, che pero' a parer mio toglie qualcosa rispetto alla fruibilità dei brani su disco.
Un plauso all'organizzazione impeccabile del festival, che, nella cittadina di Comerio (VA), include anche mostre fotografiche, rassegne di corti cinematografici e persino osservazioni astronomiche.
Il dubbio e' lecito, perché l'esecuzione quasi integrale del terzo lavoro del cantautore romano (Per tutti) con molte canzoni dilatate e psichedelizzate, sembra spiazzare una buona parte dell'audience del festival ideato da Vittorio Cosma giunto oramai alla seconda edizione. Va detto che il concerto si trova a meta' del programma serale, che comprende lo spettacolo della Banda Bardo' ed il recital della genovese Antonella Ruggiero, e che in buona parte gli ascoltatori sono attempati varesini o famiglie con prole.
Tornando comunque all'esecuzione di Riccardo, formazione a sei elementi con ben tre chitarre, tra cui si annoverano due musicisti "in famiglia": Laura Arzilli al basso (la compagna del cantautore) e Daniele Sinigallia alla chitarra elettrica, immagino il fratello. Concerto che spiazza, dicevamo, per la lunghezza delle canzoni, e anche per la scelta di proporle quasi interamente senza soluzione di continuità: a parte un breve preambolo iniziale in cui ringrazia l'amico Cosma, Sinigallia non dialoga con il suo pubblico, sembra concentrarsi esclusivamente sulla sua musica. Spicca la riproposizione de La descrizione di un attimo, risalente ai tempi della collaborazione coi Tiromancino (2000); complessivamente un set molto curato e tirato, che pero' a parer mio toglie qualcosa rispetto alla fruibilità dei brani su disco.
Un plauso all'organizzazione impeccabile del festival, che, nella cittadina di Comerio (VA), include anche mostre fotografiche, rassegne di corti cinematografici e persino osservazioni astronomiche.
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