Dopo aver parlato di Dune, di cassette malamente registrate e di merendine per freak, e' arrivato il momento di raccontarvi del computerone che piu' di ogni altro ha portato in casa degli italiani i videogiochi con uno dei trucchi piu' semplici e geniali: il Vic 20!
Recita lo spot dell'83:
"gli altri" fanno solo videogiochi, "questo" e' una bomba! ti insegna anche il linguaggio del futuro (chi si ricorda il basic, NDR).
E quindi orde di genitori a comprare, alla modica cifra di 199.000 +IVA, finalmente un oggetto educativo per i propri figli.
Da notare la felice intuizione dei pubblicitari che ci siano gia' i bisnonni delle app tanto di moda oggi: al secondo 21 del filmato, un proto foglio excel (entrate/uscite) e un proto foglio word (ricette), con dei disegnini che manco i vostri figli al nido ormai fanno piu' cosi' stilizzati. Ma questo era il magico mondo degli 8bit.
Due anni dopo, ecco arrivare l'evoluzione del vic20: il vendutissimo Commodore 64. Per i ricconi, accessoriato di disk drive (pero' quelli gross come una pizzetta e sinuosi come un numero di Tex). Per gli sfigati come me, dotato di un semplice e quasi inutile lettore a cassette.
La differenza era enorme tra i due supporti, in termini di fruibilita' e di status. Sapete, avere quella specie di tostapane mangiadischi era l'equivalente di avere oggi i googleglass.
Ricordo anche che, per risparmiare sull'acquisto di videogiochi compatibili con il C64, vendevano in edicola riviste specializzate dove erano riportati programmi scritti su lunghi listati, appunto, in basic che si potevano comodamente copiare dal tastierone del computerone Commodore.
Beh, in un paio d'ore, se eri fortunato riuscivi a scrivere il tuo giochino, giocarci per una decina di minuti e poi, stremato, spegnere il Commodore... senza salvare il gioco! gia'. sembra preistoria, ma i dati non si potevano salvare, a meno di non avere il costosissimo lettore di pizzette.
E se eri sfortunato? avevi sbagliato a scrivere qualche comando e potevi perdere un'altra oretta a trovare l'errore salvo poi rinunciarci e tornare a giocare coi Lego in salotto.
A volte questo blog sembra un ritrovo per nostalgici...in confronto Anima Mia impallidisce :-)
RispondiEliminaPuoi salvare anche col lettore di cassette: non è poi così inutile
RispondiEliminaNoooo, non lo sapevo! Ma aveva anche il tasto "record" il registratorino color panna??
Elimina