Il grande mistero rimane. Ogni volta che i Numero6 fanno tappa a Milano e dintorni, come in questa serata all'Arci Agorà di Cusano, il pubblico si conta nelle dita di due mani e un piede. Almeno quello intervenuto appositamente per la presentazione dell' EP Per il rock & roll, da qualche settimana in download gratuito.
Veniamo al concerto: formazione all'osso e largamente rimaneggiata (per usare un gergo calcistico tanto caro al patron della band, il genoano Michele "Mezzala" Bitossi): da 5 elementi a 3, nuovo batterista e suoni necessariamente più asciutti. Scaletta quasi completamente al saccheggio di Dio c è, disco fondamentale del 2012, oltre ai quattro pezzi dell'EP appena pubblicato e ad alcuni ripescaggi del passato (Automatici, Da piccolissimi pezzi). Come si diceva poc'anzi, suoni più essenziali, via le tastiere e gli arrangiamenti strumentali (Un mare); largo spazio al basso e alla voce di Bitossi (buona interpretazione di Navi stanche di burrasca), stavolta più intonato e più in tiro rispetto ad altre apparizioni in suolo lombardo. Convince il nuovo batterista, che oltre a ringiovanire l'età media del terzetto, sembra dare vigore al ritmo dei pezzi.
E peggio per chi non c'era, perché i Numero6 rimangono una delle band più interessanti ed originali del panorama italiano.
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